Affioramenti - Parole Spalancate Tracce di Poesia contemporanea
Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia
Festival, poesia, Genova
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Affioramenti

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AFFIORAMENTI. Tracce di poesia contemporanea
Rubrica di Valentina Colonna*


FEDERICA IMPERATO

federica imparatoFederica Imperato (Napoli, 1996) ha studiato Lettere moderne e successivamente Italianistica a Bologna e Estudios literarios y teatrales a Granada. La sua ricerca poetica si fonda sull’uso delle parole come fossero mappe per muoversi all’interno del corpo, inteso come archivio, per generare una conoscenza personale e collettiva della realtà. Lo spagnolo e la letteratura spagnola e ispano-americana hanno una forte influenza sulla sua scrittura. Sue poesie sono state pubblicate su Margutte, La Repubblica – sulla rubrica Bottega di Poesia cura di Eugenio Lucrezi, Poetarum silva, YAWP: giornale di letterature e filosofie, Pioggia obliqua, Centro cultural Tina Modotti (en traduccion española a cargo de Antonio Nazzaro), Poesia del nostro tempo. Ha tradotto poesie dallo spagnolo per Laboratori poesia. Ha partecipato al Festival Muri di Versi a Bologna, festival de strada e socialità poetica. Ha vinto il Certamen 2019 del Centro di poesia dell’Università di Bologna. Sue poesie si trovano nell’antologia del premio Poesia a Napoli (Guida editori) 2020.

 

la piantagione dei piedi

questo ti porti dentro

se non puoi portarlo fuori
lì dove non eri e sei,
lì dove non cercavi e trovi,
lì dove ti credevi ombra
e illumini il sentiero più scuro

dicevi che anche gli alberi hanno occhi
che i fiori non vanno colti
che la Terra si divide in emisfero nord e mondo sud

dicevi e non parlavi

sceglievi di non ignorare il canto della cicala
chiedendoti se anche gli insetti vanno in letargo

*

el aire de ayer

quel che mi sembra molto saggio
è non chiudere gli occhi
lasciarli sempre aperti
dietro le palpebre
e guardare le cose che stanno davanti
al mio lato alla mia sinistra alla mia destra
perché non sfugga neanche
un solo raggio di sole

senza svegliare la mente
pigra e stanca

lasciarli lì, aperti
e rendersi conto del ramo spezzato
del capello chiaro
di mia sorella triste
accucciolata tra le mie mani
amuleti magici
tra le verità quasi invisibili
regalo di questo autunno indisciplinato

nonostante le camicie ben piegate
sul mio letto senza sonno
nonostante il mio contagio sia giallo
e mi confonde i gesti

schiariscimi tu la punta delle dita
disegnami radici sotto questo corpo
che oggi chiama con voce bassa
e chiede di tremare
nell’aria di ieri

*

così
la matassa si dipana
lungo la schiena che si srotola
e filo dopo filo
nel verde
sul legno del tavolo
appare inatteso
l’assemblaggio dei pezzi rotti

ricolloco la voce tremante,
le braccia spezzate, le ginocchia inclinate

le mani cercano terra
chiedo un appoggio morbido

 


Valentina Colonna*Valentina Colonna è poetessa e pianista compositrice. Nasce a Torino nel 1990 in una famiglia di musicisti e ha pubblicato i libri di poesia Dimenticato suono (Manni, 2010), La cadenza sospesa (Aragno, 2015) e Stanze di città e altri viaggi (Aragno, 2019). Si occupa di Fonetica, privilegiando la sua applicazione al campo della prosodia della poesia moderna e contemporanea italiana. Ha ideato e cura la piattaforma VIP – Voices of Italian Poets, archivio sonoro di registrazioni della poesia italiana, presente sul sito del Laboratorio di Fonetica Sperimentale “Arturo Genre” dell’Università degli Studi di Torino.